Mamma mi racconti il coronavirus? 12 Mag 2020

 Dott.ssa Monica Di Stefano

Psicologia / Società

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Mamma mi racconti il coronavirus?
Rassegna di strumenti disponibili gratuitamente sul web per aiutare i genitori a parlare della Pandemia da Covid-19 con i loro bambini. Tutto il mondo, in questi primi mesi del 2020, si sta indubbiamente confrontando con uno dei momenti più drammatici dell’ultimo secolo, forse mai vissuti dopo le guerre: la diffusione pandemica dell’infezione da Coronavirus (Covid-19) rende la dimensione di questo fenomeno quasi “apocalittica”. Per lo più, dall’inizio del lock down, ognuno di noi ha verosimilmente attraversato un primo, immediato, “stadio” di confusione e stordimento, causato dalla repentina, imprevedibile e brusca frenata, con il passaggio da una vita carica e forse anche appesantita di impegni, a una stasi, una “reclusione” forzata in isolamento, con una forte limitazione alla propria libertà personale. Vai all’articolo “Mamma mi racconti il coronavirus?”
12 Ago 2018

 Dott.ssa Monica Di Stefano

Neuropsichiatria

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Le paralisi cerebrali infantili: definizione, tecniche neuroriabilitative e terapie alternative
Introduzione
Le paralisi cerebrali infantili (PCI) sono un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) verificatosi nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. Le manifestazioni principali delle paralisi cerebrali infantili consistono in disturbi motori che sono spesso accompagnati da disturbi sensitivi, sensoriali, percettivi, cognitivi, comunicativi, comportamentali, epilessia e da problemi muscoloscheletrici secondari (Rosenbaum et al., 2006). Le PCI sono dunque condizioni determinate da alterazioni del sistema nervoso centrale per cause pre, peri o post-natali, che intervengono sull’encefalo prima che  se ne completi la crescita e lo sviluppo; le forme di PCI sono quindi estremamente eterogenee in termini di eziologia, tipo e gravità del disturbo stesso (Bax et al., 2005; Mutch et al., 1992; Bax 1964). Le manifestazioni delle paralisi cerebrali infantili non sono da considerarsi “stabili”, nel senso che esse variano in base alla sede ed estensione del danno e possono modificarsi grazie al trattamento riabilitativo (soprattutto se precoce), in considerazione dei processi di plasticità cerebrale. Vai all’articolo “Le paralisi cerebrali infantili: definizione, tecniche neuroriabilitative e terapie alternative”
10 Ago 2018

 Dott.ssa Monica Di Stefano

Disturbi dell'apprendimento

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I disturbi del linguaggio in età evolutiva
Nell’ambito dei disturbi del linguaggio si riconoscono due categorie:
  • i Disturbi di linguaggio “Secondari”, che si presentano in associazione a un disturbo di origine primaria (deficit neuromotori, cognitivi, sensoriali ecc.);
  • i Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL), che non dipendono da altri deficit e si presentano con una compromissione specifica dell’abilità di linguaggio.
 
Il Disturbo specifico del linguaggio (Developmental Language Impairment o disfasia) viene considerato il più comune disturbo dello sviluppo.
Nel bambino con disturbo specifico del linguaggio, la normale acquisizione del linguaggio è alterata fin dalle prime tappe dello sviluppo. I disturbi specifici dell’acquisizione dell’eloquio e del linguaggio presentano come sequele dei disturbi associati, quali ad esempio la difficoltà nella lettura e scrittura, problemi nelle relazioni interpersonali e disturbi comportamentali ed emozionali. Vai all’articolo “I disturbi del linguaggio in età evolutiva”
22 Lug 2018

 Dott.ssa Monica Di Stefano

Neuropsichiatria

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La stimolazione multisensoriale nelle patologie neuropsichiatriche
Sviluppo ed utilizzo degli ambienti multisensoriali (M.S.E. Multisensory Environment) nelle patologie neuropsichiatriche
In questi ultimi 10 anni circa, in Italia, si è progressivamente sviluppato un fenomeno molto interessante, costituito dalla realizzazione ed utilizzo di ambienti multisensoriali per la terapia di patologie neuropsichiatriche. In quest’arco di tempo, infatti, è aumentata in maniera esponenziale la presenza, in varie regioni, sia in strutture private che pubbliche, residenziali, ambulatoriali ed in strutture scolastiche, di ambienti multisensoriali. Vai all’articolo “La stimolazione multisensoriale nelle patologie neuropsichiatriche”
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