Psichiatria
Lo psichiatra è un medico che ha conseguito una specializzazione in psichiatria al fine di curare i disturbi psichici attraverso sia un trattamento farmacologico quanto psicoterapeutico, avendo la possibilità di svolgere la doppia funzione.
Lo psichiatra si prende cura della sofferenza dell’individuo ponendolo in un’ottica più vasta e indirizzata all’individuo nella sua totalità. Diverse le aree di pertinenza dello psichiatra nello specifico, lo psichiatra si occupa della cura di varie categorie di disturbi.
Tra le principali si possono citare:
- disturbi dell’umore
- disturbi d’ansia
- disturbi ossessivo-compulsivi
- disturbi del sonno
- disturbi psicotici
- dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti
- disturbi del controllo degli impulsi
- altri
Fondamentale è il colloquio clinico che lo psichiatra effettua con il paziente e con i parenti dello stesso; il colloquio è volto alla comprensione -partendo dalla storia del paziente- del disturbo dalla sua prima manifestazione.
Ogni disturbo psichico, infatti, va inserito all’interno di un contesto familiare, socio-occupazionale e individuale al fine di scegliere il percorso curativo più adeguato alla condizione clinica del soggetto affetto.
La prima visita psichiatrica
Consiste in un colloquio della durata di circa un’ora, durante il quale vengono raccolti i dati della storia clinica del paziente e viene effettuato un esame psichico.
La raccolta della storia clinica del paziente include generalmente domande finalizzate alla raccolta di informazioni relative all’esordio psicopatologico, a pregressi episodi psicopatologici, a precedenti e/o attuali trattamenti farmacologici, percorsi psicoterapeutici e ad eventuali ricoveri in ambito psichiatrico.
Alla fine della visita viene consigliato al paziente il trattamento più adeguato alla condizione psicopatologica e alla condizione generale del paziente, avvalendosi anche di confronti con eventuali specialisti di altre branche qualora ci fossero patologie organiche già preesistenti.
Il trattamento quale può essere farmacologico, psicoterapeutico o l’associazione di entrambi.
Lo psichiatra, quindi, può anche decidere di non prescrivere farmaci e consigliare al paziente di effettuare solo il percorso di psicoterapia.
Il trattamento farmacologico non viene consigliato solamente se la patologia è grave ma anche in caso di situazioni cliniche croniche perché non trattate dal paziente o curate precedentemente in maniera inefficace.
Durante la prima visita psichiatrica è possibile porre allo specialista domande in caso di eventuali preoccupazioni relative all’inizio di una terapia farmacologica.
Nonostante la prescrizione dello specialista l’inizio e la prosecuzione del trattamento farmacologico dipende prevalentemente dalla motivazione del paziente il quale potrebbe decidere comunque di non assumere i farmaci prescritti accettando anche i pro ed i contro di questa scelta.
Lo psichiatra deve valutare attentamente i timori del paziente ad assumere i farmaci, informandolo circa la durata del trattamento e l’insorgenza di eventuali effetti collaterali.
Lo psichiatra, come qualsiasi altro medico, è disponibile alla spiegazione della scelta del farmaco al fine di chiarire eventuali dubbi e perplessità motivando il perché sia necessario un eventuale trattamento farmacologico si prende cura non solo della sofferenza del singolo individuo, ma di quella dei familiari o di coloro che sono presenti attivamente nella vita del paziente.
La visita psichiatrica di controllo
Relativamente alle condizioni cliniche del paziente, lo specialista effettuerà i controlli specialistici con la cadenza temporale che riterrà più opportuna per il singolo caso.
Viene effettuata generalmente dopo circa un mese di terapia al fine di valutare la risposta al trattamento farmacologico. Il paziente solitamente mostra un’assenza di indicatori di psicopatologia riferendo una ripresa del funzionamento socio-lavorativo e delle abituali attività quotidiane. In caso di parziale o mancata risposta al trattamento farmacologico viene valutata la modifica della cura i cui benefici si possono manifestare nel mese successivo.
Quando rivolgersi allo psichiatra
Diverse le possibilità per accedere ad una visita psichiatrica:
- Il consiglio del medico curante;
- Il suggerimento di un amico o conoscente che ha già usufruito della competenza specialistica;
- La comprensione della necessità di avere bisogno di un aiuto competente senza rinchiudersi all’interno dell’oramai antico preconcetto che lo psichiatra cura “i matti” ma aprendosi alla possibilità che diversi, per intensità e complessità, sono i gradi della sofferenza umana.
È importante tenere sempre in considerazione quali sono i canali attraverso i quali si esprime il disagio psichico.