12 Ago 2018

 Dott.ssa Monica Di Stefano

Neuropsichiatria

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Le paralisi cerebrali infantili: definizione, tecniche neuroriabilitative e terapie alternative
Introduzione
Le paralisi cerebrali infantili (PCI) sono un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) verificatosi nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. Le manifestazioni principali delle paralisi cerebrali infantili consistono in disturbi motori che sono spesso accompagnati da disturbi sensitivi, sensoriali, percettivi, cognitivi, comunicativi, comportamentali, epilessia e da problemi muscoloscheletrici secondari (Rosenbaum et al., 2006). Le PCI sono dunque condizioni determinate da alterazioni del sistema nervoso centrale per cause pre, peri o post-natali, che intervengono sull’encefalo prima che  se ne completi la crescita e lo sviluppo; le forme di PCI sono quindi estremamente eterogenee in termini di eziologia, tipo e gravità del disturbo stesso (Bax et al., 2005; Mutch et al., 1992; Bax 1964). Le manifestazioni delle paralisi cerebrali infantili non sono da considerarsi “stabili”, nel senso che esse variano in base alla sede ed estensione del danno e possono modificarsi grazie al trattamento riabilitativo (soprattutto se precoce), in considerazione dei processi di plasticità cerebrale. Vai all’articolo “Le paralisi cerebrali infantili: definizione, tecniche neuroriabilitative e terapie alternative”
22 Lug 2018

 Dott.ssa Monica Di Stefano

Neuropsichiatria

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La stimolazione multisensoriale nelle patologie neuropsichiatriche
Sviluppo ed utilizzo degli ambienti multisensoriali (M.S.E. Multisensory Environment) nelle patologie neuropsichiatriche
In questi ultimi 10 anni circa, in Italia, si è progressivamente sviluppato un fenomeno molto interessante, costituito dalla realizzazione ed utilizzo di ambienti multisensoriali per la terapia di patologie neuropsichiatriche. In quest’arco di tempo, infatti, è aumentata in maniera esponenziale la presenza, in varie regioni, sia in strutture private che pubbliche, residenziali, ambulatoriali ed in strutture scolastiche, di ambienti multisensoriali. Vai all’articolo “La stimolazione multisensoriale nelle patologie neuropsichiatriche”